
Il mercato dell’oro: lo scenario del 2023
Quali sono le previsioni per l’andamento del mercato dell’oro, per il nuovo anno? Lo scenario del 2023, per l’oro, dovrebbe essere influenzato dal recente incremento del livello generale dei prezzi. L’anno che sta per chiudersi ha registrato andamenti altalenanti dell’oro, mentre per i mesi futuri è previsto un rialzo.
Il legame tra i metalli preziosi, considerati da sempre un ottimo investimento e un bene rifugio nei momenti di incertezza economica e geopolitica, e i tassi di interesse, rappresentano un fattore in grado di influenzare l’andamento dei prezzi.
Fonti autorevoli, in particolare gli osservatori finanziari più accreditati, affermano che il 2023 sarà un vero e proprio ritorno dell’oro. Considerando, quindi, le prospettive nel breve e medio termine, vediamo quali saranno le tendenze del prezzo dell’oro nel 2023, considerando il fenomeno da più aspetti.
La situazione dell’oro negli investimenti: il punto di partenza
Per capire l’andamento dei prezzi dell’oro, durante il momento attuale, è necessario inquadrare gli eventi storici mondiali e le politiche monetarie attuate dalla Federal Reserve statunitense. Sicuramente, il fattore che più di altri ha scombussolato gli equilibri politici e finanziari è il conflitto tra Russia e Ucraina.
In simili scenari, una delle tendenze del mercato finanziario, è quella di una discesa verso il basso.
Parallelamente, i metalli preziosi, e in particolar misura l’oro, è ritenuto un bene rifugio, tanto che i prezzi sono saliti esponenzialmente durante il mese di marzo 2022, in occasione dello scoppio delle ostilità.
A quell’epoca, che a noi sembra già così lontana, i valori dell’oro si attestavano sui 1.980 $. In generale, tuttavia, i prezzi dell’oro hanno subito un ribasso generale del 4%, tanto che nel 2022 si è ampiamente parlato della sua lotta verso l’alto. E, oltretutto, l’andamento dei grafici, parlando del metallo prezioso, spesso non ha seguito mutamenti lineari e riconducibili, necessariamente, a eventi specifici.
Gli esperti del mercato dei metalli non sembrano nutrire troppe preoccupazioni, perché riportano una in cui, nel secondo semestre del 2022 la ripresa dei valori è un aumento costante e non mostra alcun indice di rallentamento. Questi dati sono molto incoraggianti, soprattutto per gli investitori. Quelli che hanno intenzione di acquistare oro a breve, però, non dovrebbero aspettare troppo, visto il rialzo continuo dei prezzi.
Le tesi dell’incremento futuro del costo dell’oro è confermata anche dall’analista senior del settore, Mr. Craig Erlam. Secondo le sue indicazioni, infatti, gli ultimi up and down, nei grafici, sono stati davvero minimi.
Inoltre, il rialzo dell’oro oltre il livello di 1.780 $ potrebbe rappresentare una sorta di catalizzatore verso un ulteriore incremento, sciogliendo la riserva sulla corsa verso l’alto del metallo prezioso. Quindi, continua l’analista con base nel Regno Unito, dopo gli andamenti altalenanti dei prezzi dell’oro, che nel 2022 sembrano non aver seguito uno schema preciso, subiranno, nel 2023, una decisa pressione verso l’alto.
Gli effetti dell’inflazione e dei tassi reali sull’andamento dell’oro
Un elemento che si è rivelato molto spesso determinante nello stabilire il livello generale dei prezzi dell’oro è, senza alcun dubbio quello con l’inflazione e i tassi reali. Nel corso del 2022, entrambi gli indicatori hanno subito drastici rialzi: questi due fattori sono, per l’oro, di tendenza ribassista. Allo stesso tempo, tuttavia, la società e i mercati hanno affrontato, prendendo come riferimento gli Stati Uniti, un dollaro forte e incertezze notevoli.
Ciò determina una tendenza rialzista nei prezzi dell’oro, i quali si impennano quando la volatilità nei mercati finanziari è elevata. In base alle previsioni, le forze verso il ribasso, per l’oro, saranno nel 2023 meno intense rispetto a quelle rialziste. Secondo l’UBS, la United Bank of States (of America), l’incertezza degli investitori, nel nuovo anno, sarà sostituita da una generale fiducia nel mercato dell’oro.
Dati certi sembrano affermarlo, dal momento che, secondo le statistiche disponibili, una diminuzione dei tassi, che si sta verificando, determina mediamente un incremento delle quotazioni dell’oro del 19%. Per quanto riguarda le quotazioni dell’oro nel 2023, la UBS stima che, nel primo trimestre, queste si attesteranno su valori pari a 1.800 $, per raggiungere i 1.900 $ entro la fine dell’anno. Il secondo trimestre vedrà le quotazioni del metallo prezioso raggiungere 1.825 $, mentre nel terzo l’oro salirà a quota 1.875 $.
Breve e medio periodo 2023 e quotazioni oro: qualche differenza
Se il 2023, secondo gli analisti finanziari e i massimi esponenti delle banche statunitensi, sarà l’anno dell’oro, all’interno di questo periodo sarà possibile registrare alcune differenze. Infatti, analizzando il trend atteso delle quotazioni del metallo prezioso in 12 mesi, è evidente che queste subiranno un rialzo massiccio.
Scendendo nel dettaglio del breve periodo, invece, gli economisti preferiscono mantenersi più cauti e prudenti, a causa dell’incertezza dei mercati finanziari. In particolare, nel secondo semestre del 2023 sono previsti tagli, pari a 175 punti base, dei tassi di interesse stabiliti dalla FED, la Banca Centrale degli Stati Uniti.
Siccome questo evento dovrebbe contribuire a determinare un rialzo dei prezzi dell’oro nel lungo periodo, per i primi 6 mesi è altamente raccomandabile tenere un profilo basso. Il vantaggio legato al rapporto tra il rischio e il rendimento degli investimenti in oro farà sentire tutto il suo peso nel lungo termine, perché nel primo periodo del 2023 sarà necessario vedere gli effetti dell’inasprimento delle politiche monetarie della BCE.
Alcuni fattori contrari potrebbero emergere nei prossimi mesi, ed è soprattutto per questo che gli analisti consigliano generale cautela. Coloro che stanno pensando a investimenti in oro, dovrebbero comunque valutare con attenzione l’acquisto nel breve termine, dal momento che il trend di crescita, a parte qualche rimbalzo, ha già fatto la sua comparsa.
D’altra parte, come gli investitori più esperti affermano, la decisione relativa al momento in cui entrare nel mercato è, nella maggior parte dei casi, complicata. Quasi mai, infatti, la situazione si presenta netta e precisa, e fattori esterni, imprevedibili, potrebbero sempre essere dietro l’angolo. In ogni caso, l’oro rappresenta uno strumento di investimento di lungo periodo che non ha mai disatteso le prospettive di rendimento nel corso del tempo.
Di sicuro, tra gli elementi a disposizione di investitori e analisti rientrano informazioni in tempo reale e provenienti da fonti attendibili. Ad esempio, il monitoraggio di fattori strutturali dell’economia, in particolare i comportamenti nei confronti dell’oro delle Banche Centrali. Queste ultime stanno, gradualmente, predisponendo allocazioni specifiche di oro, con acquisti sistematici da oltre un decennio.
Il conflitto Russia Ucraina ha, se possibile, accentuato tale fenomeno: i dati lo dimostrano, delineando un acquisto totale in oro, da parte delle Banche Centrali, che nell’ultimo trimestre ha superato, da solo, i valori dell’intero anno precedente. Altri elementi strutturali in grado di generare un incremento dei prezzi dell’oro sono un aumento della domanda fisica, soprattutto quelli di Cina e India.
Il notevole acquisto di oro, da parte di questi due Paesi, nel corso del 2023, costituisce un’ulteriore spinta propulsiva verso un aumento dei prezzi del metallo prezioso.